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Oasi del Roccolo

L'Oasi

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IL PARCO DEL ROCCOLO

L’area del parco del Roccolo si trova ad ovest dell’abitato di Treviglio, in un contesto decisamente agricolo, a circa 2,5 km dal centro della cittadina.

Il parco si estende ai piedi della scarpata (sponda dell’antico alveo fluviale del fiume Adda), ad un’altezza s.l.m. di 116-117 metri, mentre la sommità della scarpata è a 125 mt. s.l.m.
 
Il dislivello di circa 8 metri, se si tiene conto che ci troviamo nel pianeggiante territorio padano, rende la scarpata uno degli elementi costitutivi principali del paesaggio della zona del Roccolo.
 

A partire dal primo nucleo (area della Chiesetta della Madonna degli Alpini), il parco si è nel tempo ampliato grazie ad una serie di addizioni (1982, 1996, 2006), fino ad interessare oltre 4 ettari di verde.

La superficie complessiva del parco, di circa 43000 mq. totali, è stata divisa funzionalmente in due parti:

 

  • un’area ricreativa, a ridosso della via del Bosco, di proprietà della Parrocchia di S. Martino e S. Maria Assunta di Treviglio e dell'Istituto Mons. Portaluppi, e gestita dal Gruppo Alpini di Treviglio; questa parte del parco è liberamente fruibile secondo orari di apertura differenziati durante l’anno e contiene diverse strutture immerse nel verde quali panchine e tavoli in legno, giochi per bambini, un ampio porticato e servizi igienici;

  • un’area naturalistico-didattica, nella parte nord, di proprietà della Parrocchia di S. Martino e S. Maria Assunta di Treviglio, dell'Istituto Mons. Portaluppi e della Banca di Credito Cooperativo Cassa Rurale di Treviglio, gestita dall'Associazione Amici del Parco del Roccolo sempre in collaborazione con il Gruppo Alpini di Treviglio.

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L'OASI NATURALISTICA

Parte di recente completamento, presenta al suo interno una piantumazione con specie autoctone al fine di ricreare un paesaggio il più naturale possibile, un fontanile ad andamento stagionale (l’unico rimasto nel comune di Treviglio) e zone a bosco (querco-carpineto con farnie, carpini, frassini, aceri campestri, olmi, noccioli, evonimi, biancospini, ligustri, sanguinelli; un ontaneto con ontani, salici bianchi, pioppi, saliconi, sambuchi; un pioppeto con pioppi bianchi e pioppi neri) alternati a prati, il tutto corredato di cartellini botanici per il riconoscimento delle specie.

Sono inoltre presenti un porticato aperto (punto di partenza delle visite didattiche),  un muretto a secco per il ricovero dei piccoli animali,  un'area “secca”,  varie cataste di legna e molti nidi artificiali in legno.

 
Recentemente è stato messo a dimora un piccolo frutteto nell'area delle parcelle didattiche (Il Giardino di Anna), in ricordo della nostra Amica scomparsa nel 2020!

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Grazie ai lembi di bosco presenti sulla scarpata, che fungono da corridoi ecologici, l'Oasi naturalistica è collegata al territorio circostante e risulta così essere anche luogo di rifugio per la fauna locale.

Nel parco possiamo infatti avere la fortuna di osservare molti animali, quali la Biscia d’acqua, l’Orbettino, il Ramarro, la Raganella, la Rana verde e il Tritone, il Tuffetto, la Gallinella d’acqua, la Capinera, l’Usignolo, il Merlo, il Riccio, la Donnola, la Lepre, il Picchio, il Moscardino, l’Arvicola, il Fagiano, il Gheppio e altri ancora.

L'accesso all'Oasi naturalistica è normato da un preciso Regolamento.

Per gruppi fra 10 e 25 persone è necessaria la prenotazione e la presenza di un capogruppo o una guida riconosciuti dall'Associazione (area Contatti).

Per singoli o piccoli gruppi: ingresso consentito solo la domenica, contemporaneamente all'apertura della parte ricreativa del parco e previa autorizzazione a seguito di richiesta.

Su richiesta, sono a disposizione materiale didattico esplicativo e un "cartellone sonoro" per il riconoscimento dei canti degli uccelli; la planimetria del Parco è invece liberamente scaricabile dal nostro sito.

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F1 : farnia dedicata a Mario Rigoni Stern

F2 : farnia dedicata a Lorenzo Bergamini (nostro sostenitore)

O1 : olmo dedicato a Ermanno Olmi

PN1 : pioppo nero monumentale

K1 ... K5 : catasta